Puntare il dito su una immagine, riprodotta su una griglia, per esprimere un pensiero o una necessità. Si chiama CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) il progetto di sensibilizzazione, nato negli Usa anni fa, e sbarcato ieri anche a Torre de' Passeri per volontà dell'amministrazione comunale.

Il sindaco Giovanni Mancini, affiancato dall'assessore alle Politiche sociali e sanitarie, Alessandra Bortoletti, nel corso dell'incontro, svoltosi nel pomeriggio di ieri in sala consiliare, alla presenza di addetti ai lavori, ha sottolineato l'importanza di questo progetto <a cui teniamo molto perché il diritto alla comunicazione è per tutti e perché consente di aiutare tante persone, bambini, malati, di far capire i propri bisogni ed esigenze. Il nostro compito sarà divulgarlo quanto più possibile, è un servizio utile a tante famiglie>.

Bortoletti, che nella vita professionale è una infermiera, ha rimarcato l'utilità del progetto in pronto soccorso <quando arrivano persone che a volte, a causa di patologie particolari, non riescono a farsi comprendere e se si rallenta la comprensione si rallentano anche le cure>. E ha sottolineato l'importanza dell'utilizzo di tale progetto anche in altri ambiti della vita quotidiana, scuole, caserme, banche, palestre, Rsa, parchi, ospedale>.

A spiegare il protocollo all'uditorio, composto dai volontari delle associazioni di volontariato torresi, medici, rappresentanti delle professioni, le dottoresse Chiara Lupone (Servizi socio educativi) e Giada Di Marcoberardino (docente specializzata in sostegno) con Manuela Nozzi, pediatra di libera scelta, che hanno ringraziato sindaco e assessore per la <sensibilità dimostrata> nel prendere a cuore l'iniziativa.

L'evento si è svolto in collaborazione con la Fondazione Paolo VI di San Clemente a Casauria.

All'incontro erano presenti il comandante della stazione dei carabinieri di Torre, maresciallo maggiore Alessio D'Alfonso e l'assessore Antonio Caldarelli.